Giornale di Vicenza
Alla Stube Gourmet si volta pagina regna la montagna
Se l'idea era quella di dare un segnale di discontinuità con il passato, il risultato è pienamento riuscito.
Cambiare chef in un ristorante stellato è sempre cosa delicata, il rischio di far saltare qualche equilibrio è dietro l'angolo.
Non è stato il caso della Stube Gourmet che ha riaperto da pochi giorni con la nuova squadra e il nuovo menu, che chiude con i piatti classici di stampo internazionale e stringe uno stretto legame con la propria terra di montagna, i suoi profumi, i piccoli produttori, le malghe (il burro di malga di Serona "spacca").
Il risultato è elettrizzante e foriero di ancora maggiori consensi, non appena la squadra sarà rodata alla perfezione (già ora il livello è da stellato pieno).
Squadra giovane capitanata dallo chef Fabio Falsetti, un ritorno il suo, che guiderà la nuova brigata della Stube Gourmet assieme al braccio destro, nonchè sous chef, Andrew Lunardi.
La cura dei clienti è affidata al responsabile di sala, Jgor Tessari, di un talento incredibile e con una naturale propensione a coccolare i tavoli, oltre a una conoscenza di vini strabiliante, e al secondo Maitre Achref Werfelli.
La sala è piccola, elegante, coccolosa.
I menu davvero centrati, goduriosi, con piatti che spingono forte come le animelle e prugne fermentate o l'anguilla sweet and sour.
Carta vini importante, personale, con annate vecchie anche introvabili.
Da provare al volo.
Alberto Tonello